Due personalità molto diverse sono costrette a unire le forze in Cheyenne et Lola, nuova serie francese diretta da Eshref Reybrouck, e le prime due puntate presentate all’evento Canneseries 2020 mettono in evidenza i punti deboli e quelli di forza di un progetto al femminile.
Cheyenne (Veerle Baetens) è uscita di prigione da sei mesi, lavora come donna delle pulizie e cerca de modi per migliorare i propri guadagni. Lola (Charlotte Le Bon) è invece una giovane estroversa che vorrebbe iniziare una nuova vita con il suo amante, che gestisce un giro di conferenze proponendo quella che sembra un affare, ma è in realtà una truffa economica. La vita delle due ragazze si intrecciano quando Lola va a casa della moglie dell’uomo di cui è innamorata, che è anche una delle datrici di lavoro di Cheyenne, essendosi ritrovata senza un alloggio e soldi. Quando l’ex carcerata arriva a casa della donna la trova morta e si ritrova costretta ad aiutare Lola a liberarsi del cadavere, situazione che la mette in una situazione scomoda con un boss locale. Una serie di eventi inaspettati potrebbe però permettere alla strana coppia di ottenere finalmente l’equilibrio economico.
Veerle Baetens, indimenticabile protagonista di Alabama Monroe, e Charlotte Le Bon sono brave nel sostenere con le loro interpretazioni una sceneggiatura che, almeno nelle prime due puntate, ha più di un passaggio a vuoto. L’intreccio che fonde dramma ed elementi tipici delle crime story possiede un certo fascino, in particolare grazie alla prospettiva femminile agli eventi che riservano non poche sorprese. La regia si sofferma con intelligenza sullo sguardo malinconico e disperato di Veerle, ben equilibrato dall’apparente leggerezza e ingenuità che contraddistingue il personaggio di Charlotte Le Bon, incapace di comprendere inizialmente l’inganno di cui è stata vittima.
I contrasti esistenti tra le due protagoniste funzionano e sono, inaspettatamente, piuttosto credibili, suscitando così la curiosità di scoprire in che modo si evolverà il rapporto tra le due. Nelle prime battute della serie, inoltre, si accenna al passato di entrambi i personaggi principali e gli elementi delineati, se gestiti bene, potrebbero arricchire la storia di quelle sfumature necessarie a dare spessore a un racconto che, se mantenuto nei binari del dramma umano senza addentrarsi troppo nelle ramificazioni del mondo del crimine, ha la capacità di soddisfare buona parte del pubblico televisivo.